Adiconsum scrive a Mario Monti
affinché non rechi disagio ai consumatori”

Adiconsum scrive a Mario Monti
Estendere l’esenzione delle spese e delle imposte del c/c a tutti i pensionati
Non sono i pensionati gli evasori fiscali!
Pietro Giordano, Adiconsum: “L’esenzione da ogni spesa e imposta deve essere estesa a tutti i pensionati”
La lotta all’evasione fiscale non può essere a carico dei pensionati
La legge “Salva-Italia” (284/11), ha avviato una seria lotta all’evasione e abbassato la soglia di utilizzo del denaro contante a 1.000 euro.
Una scelta che Adiconsum condivide – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale – ma che non può passare per un ulteriore aggravio a carico dei pensionati già colpiti da tutte le manovre del 2011. Non sono i pensionati gli evasori fiscali che sottraggono 120 miliardi di euro l’anno al fisco con conseguenti maggiori tasse a carico dei cittadini onesti.
Per tutti i pensionati, ora obbligati ad avere un conto corrente bancario o postale – prosegue Giordano – deve essere prevista la totale esenzione da ogni spesa e imposta se non possiedono altri conti correnti o carte di credito, e non solo per quelli al minimo di pensione. Scelta ancora più importante nel caso, auspicato, che la soglia venga ancora abbassata (300/500 euro).
Fondamentale, ad avviso di Adiconsum, è anche una campagna divulgativa per pensionati e per tutti i cittadini per informarli della riduzione a 1.000 euro del limite del utilizzo del contante. Campagna che deve vedere l’utilizzo della pubblicità Progresso, di un numero verde, di tutte le forme di comunicazione, anche straordinarie, da parte di banche e poste; attività che Adiconsum sta già svolgendo sul proprio sito e attraverso la propria TV.
Infine, ad avviso di Adiconsum, – conclude Giordano – le modifiche alla legge 248 dovrebbero prevedere una sanatoria per il precedente passaggio a 2.500 euro del saldo dei libretti al portatore, che, a causa della scarsa divulgazione della norma, sta creando difficoltà ai cittadini che, per non essersi adeguati per tempo, stanno ricevendo multe anche di 3.000 euro.
AAA Cercasi misure per la crescita del Paese
Pietro Giordano, Adiconsum: “Una manovra al massacro per le famiglie già provate dalla crisi. Manca il pilastro fondamentale: l’equità”
Al Governo Monti chiediamo: meno tasse sui soliti noti, più lotta all’evasione fiscale, più liberalizzazioni
Nella manovra – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – manca un pilastro fondamentale: l’equità. Purtroppo, anche in questa manovra, continuano a pagare soprattutto i “soliti noti”.
Se da un lato è necessario far uscire dall’emergenza il Paese dall’altro: non è possibile che questo avvenga con la tassazione sulla prima casa, bene indispensabile già gravato dagli oneri e dagli interessi dei mutui;
non è possibile non realizzare una reale lotta all’evasione fiscale colpendo i patrimoni di chi da decenni evade il fisco dichiarando redditi nulli o minimi;
non è possibile non realizzare una patrimoniale che recuperi quei miliardi che da troppo tempo vengono evasi ed elusi da una piccola parte di cittadini italiani gravando sui consumatori più deboli;
non è possibile che non si alieni il patrimonio immobiliare pubblico;
non è possibile che non si taglino drasticamente i costi della politica che troppo spesso incidono pesantemente sul debito pubblico.
non è possibile che non ci sia concertazione con le parti sociali e anche con le associazioni consumatori.
non è possibile continuare ad aumentare le accise che hanno un effetto inflattivo devastante. Anziché tagliarle si continua con una politica ragioneristica di tassazione a pioggia che tra qualche settimana diventerà ancora più pesante per gli aumenti sui trasporti (ferroviario, navale, marittimo e aereo).
Il Governo – prosegue Giordano – apra i tavoli concertativi per un riequilibrio più equo della manovra. Gli italiani sono disposti a fare i sacrifici e ad assumersi responsabilità, ma il Governo sia disposto a realizzare una vera equità. Continuare a colpire i ceti più deboli fa rischiare di far precipitare il paese in una recessione ancora più pesante.
È necessario trovare soluzioni che abbattono ancor di più le imposte dirette sui lavoratori dipendenti e sui pensionati, rivalutando anche tutte le pensioni (e non solo una parte) che da anni sono al palo.
Infine – conclude Giordano – seppur apprezzabile la liberalizzazione delle farmacie non basta. Dove sono finite le volontà di liberalizzare tutte le professioni a partire da quella degli avvocati? E’ necessario aggiustare questa manovra che per i consumatori, tenuto conto anche dell’aumento programmato dell’Iva, rischia di essere unicamente penalizzante, senza prospettive di rilancio dell’economia del Paese.
Dopo i dati allarmanti del calo del commercio al dettaglio, dell’aumento dei disoccupati, uno spiraglio nella preoccupante situazione in cui versa il Paese arriva dall’inflazione diminuita dello 0,1% rispetto ad ottobre 2011, per effetto della diminuzione del tasso di crescita dei servizi e degli energetici.
Adiconsum è convinta – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale – che solo uno sforzo comune di tutti gli attori sociali e politici, basato su comportamenti responsabili e non egoistici, metterà il Governo Monti nella condizione di farci uscire da questa pesante situazione di crisi economica che come sempre purtroppo finisce col penalizzare gli strati più deboli della nostra società, giovani, donne, anziani e lavoratori dipendenti.
Adiconsum – prosegue Giordano – ritiene che per recuperare risorse e far ripartire il Paese, le misure più efficaci da adottare siano:
La riforma delle pensioni – conclude Giordano – venga fatta con equità iniziando dal taglio delle pensioni dei dirigenti il cui Fondo, enormemente in perdita, inserito nell’Inps, ha creato il buco a tutti noto.
Aumenti fino al 27% per Rc auto e al 45% per Rc moto
70.000 le frodi,complice la chiusura l’insufficienza dei centri di liquidazione
Pietro Giordano, Adiconsum: “Ridefinire il sistema Rc auto attraverso la negoziazione tra Consumatori e Ania.
Necessario presentare un Avviso Comune al Governo Monti”
Allarmanti i dati presentati dall’Isvap alla Commissione Prezzi del Senato.
Non è più ammissibile che un sistema pensato anni e anni fa continui a penalizzare i consumatori con aumenti di premi assicurativi che ormai hanno raggiunto le 2 cifre percentuali.
Adiconsum – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – chiede ad Ania di ridefinire congiuntamente con le associazioni consumatori il sistema Rc auto ormai non più accettabile soprattutto in una situazione di crisi economica quale quella attuale.
Ridefinizione che si rende necessaria – prosegue Giordano – viste le pesanti sanzioni comminate dall’Isvap alle compagnie per le disdette in presenza di obbligatorietà della stipula dell’Rc auto, in presenza di un sistema che finisce col penalizzare i consumatori virtuosi a favore della criminalità organizzata, autrice delle frodi assicurative. È tempo di aprire un confronto e trovare soluzioni, senza più lamentele inutili da una parte e dall’altra.
Adiconsum – conclude Giordano – ribadisce che la strada è quella della negoziazione e di un Avviso comune da presentare al Governo Monti per una ridefinizione del “sistema rc auto”. Non si può continuare a “foraggiare” centinaia di avvocati che continuano a lucrare sulle disgrazie dei cittadini; non si può continuare a pagare a piè di lista le colpe e le frodi altrui. All’Ania e alle compagnie di assicurazione diciamo che è necessario intraprendere con decisione anche la strada della conciliazione paritetica, che elimina ulteriori spese ai consumatori e solleva la giustizia pubblica inondata da migliaia di cause.
Eliminazione delle commissioni d’acquisto con carte di pagamento
Pietro Giordano, Adiconsum: “Le carte di pagamento sono uno strumento formidabile contro la criminalità organizzata e la corruzione”
Abbassare la soglia di tracciabilità dei pagamenti a 300 euro
Molto positiva, ad avviso di Adiconsum, la decisione di eliminare le commissioni sui carburanti contenuta nella legge di stabilità.
È necessario sviluppare sempre di più – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – il pagamento di beni e servizi attraverso carte di credito, bancomat e carte prepagate riducendo progressivamente il denaro circolante. Le carte di pagamento sono uno strumento formidabile anche per la lotta contro la criminalità organizzata che, attraverso la circolazione del contante, ricicla denaro sporco, e contro la corruzione che, attraverso la creazione di fondi neri, inquina la società e le istituzioni.
In questo senso – continua Giordano – è indispensabile che il nuovo Governo abbassi la soglia della tracciabilità a 300 euro, così come è indispensabile che le banche non lucrino sull’utilizzo delle carte di pagamento.
Adiconsum – conclude Giordano – chiederà all’Abi di abbattere i costi attualmente in vigore a carico di questi mezzi di pagamento fino ad annullarli, visti anche gli enormi risparmi che hanno gli istituti di credito quando i consumatori li utilizzano.
INPS
Roma, 25 ottobre 2011
ANTITRUST
Bene l’operato dell’Antitrust.
I soldi delle multe sono dei consumatori,
ma non sono mai arrivati
Pietro Giordano, Adiconsum: “I soldi delle multe invece di arrivare ai consumatori vengono puntualmente incamerati per coprire il deficit dello Stato. Chiediamo a Tremonti di firmare gli atti per l’istituzione dei Fondi di solidarietà, alimentati dalle aziende in una logica di proporzionalità:
le aziende con più contenziosi verseranno di più al Fondo
rispetto a quelle più virtuose
Pieno sostegno all’azione dell’Antitrust – dichiara Pietro Giordano Segretario Generale di Adiconsum – che in questi anni, anche grazie alle segnalazioni delle Associazioni dei Consumatori, ha colpito cartelli, vessazioni, truffe e ogni forma di azione di aziende senza scrupoli a danno dei consumatori.
Ma quei 108 milioni di euro derivanti dalle sanzioni comminate dal prezioso lavoro dell’Antitrust non sono mai arrivati ai consumatori, perché sono andati a coprire il deficit di uno Stato incapace di tagliare i propri sprechi.
Adiconsum, insieme alle altre Associazioni dei Consumatori, chiede per questo al ministro Tremonti di firmare gli atti per l’Istituzione di Fondi di solidarietà e di conciliazione paritetica capaci di intervenire nei contenziosi tra consumatori ed Aziende, sgravando la giustizia pubblica e rendendo un servizio reale ai consumatori ed allo stesso Stato.
Tali Fondi – prosegue Giordano – devono svolgere soltanto un ruolo di garanzia per la continuità delle risorse a disposizione e devono essere reintegrati semestralmente dalle aziende in una logica di proporzionalità: le Aziende più virtuose pagheranno di meno rispetto a quelle che producono costantemente reclami e contenzioso con i consumatori. Tali Fondi, inoltre, possono essere realizzati anche in settori come l’energia o il bancario, realizzando un welfare sociale capace di intervenire nei confronti delle famiglie in stato di forte bisogno che spesso non riescono a pagare né le rate di mutuo, né le bollette delle utenze domestiche. Basterebbe qualche centesimo a bolletta, che unitamente alle risorse delle multe, svilupperebbero un intervento sociale a favore delle famiglie e le buone pratiche di Aziende virtuose.
Fisco – Bene l’operato dell’Antitrust-http://www.adiconsum.it/Pages/News.aspx?n=1505.
e Affari Sociali della Camera
Fisco – Riforma fiscale-http://www.adiconsum.it/Pages/News.aspx?n=1500.
In 38 anni di condoni lo Stato ha incassato (forse) 26 miliardi di euro,
15 euro a italiano. Gli unici ad averci guadagnato sono stati gli evasori
”patrimoniale mobiliare e immobiliare (tranne la prima casa), liberalizzazione professioni, riforma fiscale, fiscalità di vantaggio per aziende che investono al Sud, investimenti in infrastrutture
Fisco – Condono: Adiconsum dice NO-http://www.adiconsum.it/Pages/News.aspx?n=1496.