Dipartimento Politiche Organizzative, Servizi Privati e Bilateralità
Adiconsum si batte per una regolamentazione efficace, capace di prevenire abusi e disservizi, per un dialogo costante e costruttivo con le imprese assicuratrici nella lotta alle frodi e nella prevenzione dei sinistri.
Anno 2010: diminuiscono gli incidenti sulle strade italiane
I dati rilevati dall’ISTAT in collaborazione con l’ACI, in materia di sinistri stradali, evidenziano un calo nel 2010 rispetto all’anno precedente di incidenti, morti e feriti sulle strade italiane verbalizzati dalle Forze dell’Ordine.
Comparando i dati del 2010 con quelli del 2009 si nota una riduzione di morti dei conducenti delle auto a seguito di un incidente stradale malgrado siano ancora i giovani le vittime più colpite.
Ricordiamo che le principali cause degli incidenti sono:
il mancato rispetto delle regole di precedenza (perdita di 5 punti dalla patente di guida);
la guida distratta;
l’eccesso di velocità (superare i limiti di velocità di oltre 40 km/h comporta la perdita di 10 punti dalla patente di guida)
l’utilizzo del cellulare senza auricolare (perdita di 5 punti dalla patente di guida)
i colpi di sonno dovuti a stanchezza del conducente;
l’assunzione di droghe e alcol, consumati, purtroppo, maggiormente dai giovani (il limite del tasso alcolemico consentito è fino a 0.5 g/l. Da 0.5 g/l a 0.8 g/l vi è la sospensione della patente dai 3 ai 6 mesi; tra 0.8 g/l e 1.5 g/l la sospensione è tra i 6 mesi e un anno; oltre 1.5 g/l scatta l’arresto da 6 mesi a un anno, la sospensione della patente da 1 a 2 anni e la confisca del veicolo con la sentenza di condanna.
Un elemento importante è che, nonostante sia mancato l’obiettivo prefissato dall’UE nel Libro Bianco del 2001, che prevedeva la riduzione di mortalità del 50% entro il 2010, l’Italia ha comunque raggiunto risultati importanti portandosi alla diminuzione del 42,4% del numero dei morti in incidenti stradali, in linea con il valore medio europeo.
Il traguardo raggiunto nel 2010 conclude un primo decennio dedicato alla sicurezza stradale con l’obiettivo europeo di dimezzare il numero dei morti sulle strade. È stata lanciata dall’ONU una nuova “sfida”, a livello mondiale, di iniziative per la sicurezza stradale per il decennio 2011-2020.
Pietro Giordano, Adiconsum: “Indispensabile l’assicurazione sui danni catastrofali, ma non a carico del singolo”
Adiconsum fa proposta a Ania e Abi:
destinare una quota di servizio per un Fondo mutualistico collettivo
Si apra un tavolo con i Ministeri competenti
e gli stakeholder interessati, incluse le Associazioni consumatori
I fatti di questi giorni e dei mesi passati, a partire dal terremoto dell’Aquila, ci dovrebbero aver insegnato che correre dietro le emergenze costa il triplo e che non si interviene né adeguatamente né prontamente per rispondere alle esigenze della popolazione e del tessuto produttivo di prossimità dei territori colpiti.
L’assicurazione sui danni catastrofali è indispensabile, ma – dichiara Pietro Giordano, Segretario generale Adiconsum – non può gravare sul singolo proprietario. Se così fosse, si tratterebbe di un ennesimo balzello che graverebbe sui redditi dei consumatori, già colpiti dalla crisi economica in atto.
Adiconsum propone un accordo ad ANIA e ABI per destinare una quota di servizio capace di realizzare un Fondo mutualistico collettivo, i cui proventi siano utilizzati per stipulare polizze sui danni catastrofali per tutti i proprietari di case.
Questo sistema, che si ispira ad un nuovo modello di welfare in cui sussidiarietà, mutualità e solidarietà sono i cardini di un nuovo metodo di programmazione, dovrebbe essere in grado di escludere il ripetersi di emergenze così dannose per i cittadini.
Attraverso la creazione di questo Fondo – continua Giordano – si garantirebbero i consumatori per eventi catastrofali a costi enormemente inferiori a quelli che i singoli dovrebbero affrontare. Basterebbero pochi euro l’anno su ogni conto corrente bancario e su ogni polizza assicurativa.
Tale logica mutualistica e solidaristica può rappresentare un momento significativo dell’aumento di quella cultura assicurativa che manca nel nostro Paese, vista anche l’azione di formazione, informazione e conciliazione paritetica comuni che il Fondo potrebbe garantire attraverso tali risorse.
Quello che è imprescindibile – prosegue Giordano – è che nella fase di preparazione della conseguente normativa e della sua attuazione non siano esclusi i consumatori. La creazione di un Fondo bilaterale anche su questa partita può interessare molti soggetti economici, oltre ai consumatori che sono chiamati direttamente ad assicurare i propri beni.
Gli oneri conseguenti verrebbero così ad essere autoalimentati, lasciando allo Stato le competenze esclusive per le infrastrutture e gli edifici pubblici. Il beneficio di un sistema coordinato sarebbe enorme per la collettività, tanto più in un periodo di così elevata crisi economica, in quanto anche le risorse derivanti dalla fiscalità prodotta dalle nuove coperture, a regime, produrrebbe numeri significativi utili al contenimento del deficit pubblico.
Adiconsum ritiene – conclude Giordano – che siano maturi i tempi per discuterne con i Ministri competenti e le parti interessate e lancia la proposta dell’apertura di un tavolo di lavoro.
Il disastro annunciato dall’inerzia della politica
Pietro Giordano, Adiconsum: “Lo Stato intervenga per sveltire le procedure risarcitorie e presso le banche per dare anticipazioni a tasso agevolato”
I consigli di Adiconsum per ottenere i risarcimenti
Al danno incalcolabile per le vittime che registriamo da nord a sud del Paese – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – si aggiunge e resta il disastro che questi fenomeni hanno causato a migliaia di famiglie colpite in tutti i loro averi: case, veicoli, beni personali, con la certezza che i risarcimenti saranno lenti e non a copertura dell’intero danno ricevuto.
Una crisi che si aggiunge alla crisi – prosegue Giordano – in territori martoriati dall’inattenzione per l’ambiente e dalla cecità della politica per non aver varato per tempo una legge a copertura dei danni catastrofali.
Per i cittadini della Liguria, della Toscana, del Lazio, della Campania colpiti dalle alluvioni si presenta ora la lunga e defaticante attesa dell’intervento della Protezione civile che sarà chiamata a stimare famiglia per famiglia, azienda per azienda il danno ricevuto, per poi attenderne la liquidazione da parte dello Stato.
Adiconsum chiederà un incontro con la Protezione civile al fine di effettuare una massiccia campagna di informazione sulle procedure risarcitorie.
È necessario che lo Stato – conclude Giordano – pur adoperandosi per sveltire al massimo le procedure risarcitorie, intervenga presso le banche affinché siano concesse delle anticipazioni a tasso agevolato al fine di rimettere in attività le aziende e per gli interventi necessari a rimettere le abitazioni in condizioni di sicurezza ed abitabilità.
I consigli di Adiconsum per ottenere i risarcimenti
Per ottenere un rimborso seppur parziale dallo Stato, è necessario:
conservare prova di quanto occorso ai propri beni, a partire dai veicoli danneggiati e distrutti, oltre alle fotografie che ne attestino le condizioni
richiedere il verbale di intervento dei Vigili del Fuoco (può servire ad accelerare la procedura)
documentare ogni intervento fatto a beni immobili con preventivi e fatture di spesa
inviare domanda di risarcimento alla Protezione Civile, ricordando che i risarcimenti verranno erogati solo se è stato dichiarato lo stato di calamità naturale
verificare se nella polizza della propria abitazione è incluso il danno catastrofale. In tal caso andrà fatta la denuncia anche alla propria compagnia assicurativa.
Ricordiamo che le sedi Adiconsum sul territorio sono preparate a dare assistenza a chiunque colpito da questi fenomeni (www.adiconsum.it)
beneficiarie e al tempo stesso distributrici delle polizze
guadagnano provvigioni medie del 44%
Pietro Giordano, Adiconsum: “Il nuovo stop dell’Abi alla promulgazione del regolamento Isvap sul conflitto di interessiimpedisce di fatto il diritto di scelta del consumatore-mutuatario”
Sul libero mercato risparmi sul costo della polizza
fino all’83%
Adiconsum chiede all’Isvap di continuare sulla strada della trasparenza, della tutela dei diritti degli assicurati e della pluralità dell’offerta
Prosegue il botta e risposta Abi-Isvap sulle polizze assicurative emesse a garanzia dei mutui erogati. Dopo il ricorso al Tar del Lazio vinto dall’Abi contro il Regolamento 35 dell’Isvap sul conflitto di interessi delle banche in quanto beneficiarie e distributrici delle polizze, e l’adempimento da parte dell’Isvap di quanto disposto dal Tar, si assiste ad un nuovo stop dell’Associazione Bancaria Italiana alla promulgazione e quindi all’osservanza del suddetto Regolamento.
Sulle polizze assicurative emesse a garanzia dei mutui, le banche non sono solo beneficiarie, ma anche distributrici, con provvigioni medie del 44%.
L’atteggiamento delle banche – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – non permette di fatto al consumatore di poter scegliere la polizza a lui più conveniente. L’accesso al libero permetterebbe a quest’ultimo di risparmiare fino all’83% sul costo della polizza.
Il nuovo stop – prosegue Giordano – è strumentale e provocatorio e tende esclusivamente al mantenimento di privilegi antiliberali incuranti dell’Autorità Isvap e dei diritti dei consumatori.
Adiconsum – conclude Giordano – chiede all’Isvap di non ascoltare le “sirene” dell’Abi e di continuare sulla strada della trasparenza, della salvaguardia dei diritti e della pluralità dell’offerta, unica strada di tutela dei consumatori già pesantemente colpiti da tasse e crisi economica.
Pietro Giordano, Adiconsum: “Bene l’annuncio del Governo di voler varare un decreto che riparta dal Punto Unico Nazionale, eliminando il divario di valore economico assegnato al dolore per amputazione di un dito sofferto da un palermitano rispetto ad un milanese.
Il decreto ricalchi lo spirito della L. 57 del 5 marzo 2001
Sono passati 15 anni, da quando, nell’ormai lontano1996, Adiconsum pubblicò il libro “Il Punto Unico Nazionale” (ed. Lavoro) in cui denunciava la disparità di trattamento dei cittadini italiani, a secondo della propria residenza, rispetto ai risarcimenti per danno biologico derivanti da incidenti stradali.
Una disparità assurda – afferma Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – perché differenziava il valore economico non sulla base della lesione riportata, ma rispetto al tribunale che interveniva a trattare il contenzioso con l’assicuratore.
Il dolore di un palermitano, per l’amputazione di un dito – prosegue Giordano – valeva e vale 3 volte meno del dolore sentito da un milanese.
Adiconsum – conclude Giordano – pur non entrando nel merito per ora del valore economico che sarà assegnato al singolo punto di invalidità, considera positivamente l’annuncio del Governo di voler varare un decreto che ponga fine alla diseguaglianza tra cittadini-consumatori e si augura che tali valutazioni non siano penalizzanti per i danneggiati, ma che comunque rispettino la sostenibilità del sistema Rc auto italiano, ormai fuori controllo.
Adiconsum si augura che il decreto ricalchi lo spirito della L. 57 del 5 marzo 2001, ora ricompresa nel Codice delle Assicurazioni Private, sull’unicità della sofferenza dell’individuo.