Dipartimento Politiche Artigianato, Agricoltura, Energia, Economia e Fisco, Mezzogiorno, Riforme Istituzionali, Sanità e Politiche Sociali
Consapevole dell’importanza di informare e difendere anche i più giovani sulle tematiche del consumerismo, Adiconsum è da sempre attiva nel mondo della scuola attraverso campagne di informazione e prevenzione su numerose tematiche: sicurezza stradale; uso responsabile del denaro; consumo responsabile e consapevole; energia e ambiente; alimentazione; uso responsabile delle nuove tecnologie ecc. rivolte agli studenti ma anche ai docenti e genitori.Il settore ricerca di Adiconsum pubblica da diversi anni ricerche su numerosi temi di interesse, dando vita ad alcuni osservatori permanenti su temi di rilevanza sociale quale: il furto di identità; il fenomeno del sovraindebitamento e prevenzione usura; scuola e nuove teconologie
Tutti a scuola di Internet per una navigazione più consapevole
Giovedì 12 Aprile Appuntamento a Livorno (LI)
Venerdì 13 Aprile a Livorno (LI)
L’argomento è l’uso corretto delle nuove tecnologie come strumento di crescita di una nuova cultura e lo sviluppo di buone prassi nel settore ed è la mission del progetto East III, finanziato dalla Commissione europea e condotto in Italia da Adiconsum e Save the Children, cui è legata la Campagna di sensibilizzazione nelle scuole Safer Internet Tour.
Ogni tappa nelle scuole è stata strutturata in due fasi: incontri formativi e realizzazione di uno stand attrezzato all’interno della scuola, con connessione Internet, monitors e consolle di gioco che potrà essere visitato da genitori, insegnanti ed alunni.
Il Tour raggiungerà almeno 40 scuole (80 classi) coinvolgendo un totale di 2000 alunni fra gli 8 e i 13 anni con attività in classe.
Gli incontri in classe vedranno i ragazzi protagonisti in giochi di roleplaying , con particolare riferimento alla tutela della propria privacy.
Tali sessioni avverranno alla presenza degli insegnanti, che verranno formati dagli operatori Adiconsum per proseguire e approfondire il percorso.
Verranno distribuite anche due guide “Difendi la tua privacy” e “Furto d’identità & frodi informatiche: Cosa sono e come difendersi”
Ecco il calendario delle tappe del Safer Internet Tour:
12 aprile – Scuola primaria di Villa Corridi, via del Vecchio Lazzaretto, Livorno (LI)
13 aprile – Scuola secondaria di I° grado “G. Bartolena”, via Bois 14, Livorno (LI)
Pochi lo sanno, ma il contributo è volontario e deducibile dalla dichiarazione dei redditi
È ormai consuetudine che contestualmente alla modulistica per l’iscrizione e all’eventuale richiesta di pagamento delle tasse, le famiglie si vedano recapitare da parte della scuola anche la richiesta di pagamento del c.d. contributo scolastico, contributo che ormai ha raggiunto cifre consistenti: dai 150 ai 300 euro a figlio a seconda della scuola.
Molti gli “stratagemmi” adottati dalle scuole per indurre le famiglie al pagamento del contributo:
l’invio di bollettini anche ad alunni esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche erariali
bollettini unici già compilati con cifre che comprendono sia le tasse dovute per legge sia i contributi scolastici che la legge prevede come volontari.
informazioni ingannevoli sull’obbligatorietà dei contributi
diniego di iscrizione degli alunni le cui famiglie si rifiutano di pagare il contributo.
Ciò non toglie che numerose scuole invece forniscono alle famiglie una informativa corretta sul contributo scolastico richiesto.
Ma che cos’è esattamente il contributo scolastico?
È bene chiarire che nell’ambito dell’autonomia scolastica, le scuole hanno la possibilità di richiedere alle famiglie il pagamento di un contributo per l’arricchimento dell’offerta formativa, o a sostegno dell’attività di laboratorio, ecc..
Tali contributi sono però da considerarsi sempre e comunque “erogazioni liberali” cioè volontari e non tasse o contributi obbligatori. Pertanto sono da considerarsi illegittime le richieste di alcune scuole che subordinano l’iscrizione degli alunni al pagamento del contributo.
Adiconsum non è contraria ai contributi quando il loro obiettivo è quello di migliorare il servizio scolastico, ma ritiene che tale richiesta debba essere posta in maniera corretta.
A tal proposito Adiconsum ricorda che:
i contributi liberali possono essere scaricati dalla Dichiarazione dei redditi nella misura del 19%. A tal fine è necessario apporre sulla causale del bollettino la dicitura “erogazione liberale” per innovazione tecnologica oppure ampliamento dell’offerta formativa o edilizia scolastica”;
le famiglie possono richiedere, all’atto dell’iscrizione a scuola, l’indicazione dettagliata delle spese che dovranno sostenere per la realizzazione delle attività inserite nel POF, a quale cifra ammonta il “contributo volontario” e quali spese copre.
Giordano Adiconsum: L’acquisto di un “kit base” per la scuola quest’anno può incidere
fino a quasi 200 € sul bilancio familiare.
Guida all’acquisto del “kit scuola”
I consigli di Adiconsum per la scelta dello zaino.
Il nuovo anno scolastico è ormai alle porte, dichiara Pietro Giordano Segretario Generale di Adiconsum, e le famiglie, oltre alla già consistente spesa per l’acquisto dei libri di testo, si trovano a dover affrontare l’ulteriore costo del “kit scuola”.
Per un set di base composto di zaino (trolley, estensibile o americano), astuccio “triplo” (completo di penne, matita, temperamatite, gomma, pastelli e pennarelli), diario, due maxi quaderni a quadretti e due a righe, quest’anno la spesa può arrivare a sfiorare i 200 €.
Tuttavia Gdo e commercio elettronico permettono di confezionare pacchetti alternativi, non griffati, con budget contenuti tra i 35 ed i 65 €.
Sebbene il difficile momento economico renda determinate il fattore prezzo nelle scelte d’acquisto della maggior parte dei consumatori, Adiconsum invita però a non trascurare la qualità dei prodotti e dei materiali con cui sono confezionati: un astuccio troppo a buon mercato può usurarsi rapidamente e può contenere penne, matite, pastelli e pennarelli di qualità scadente; uno zaino estremamente economico sarà scomodo da portare e causa di mal di schiena.
Lo zaino, in particolare, oltre a rappresentare la voce di spesa più significativa nel kit scuola, è infatti molto importante per la salute del bambino/ragazzo che dovrà usarlo.
Ecco pertanto di seguito alcuni suggerimenti per la scelta di uno zaino sufficientemente solido e comodo.
–Dimensioni. La taglia deve essere giusta: uno zaino troppo grande non garantisce una buona distribuzione del carico sulla schiena. La base, una volta regolate le bretelle, non dovrebbe scendere al di sotto delle anche.
–Schienale. Preferibili i modelli con base rinforzata e schienale rigido, che permettono di disporre il peso più vicino alla colonna vertebrale, migliorando il baricentro e la distribuzione del carico sulle spalle. Meglio ancora se lo schienale è anatomico e realizzato in materiale traspirante.
–Scomparti. Lo scomparto di separazione interno permette di mantenere il carico più aderente alla schiena anche quando lo zaino non è pieno. Evita inoltre che i libri, muovendosi eccessivamente, possano rovinarsi.
–Bretelle.Le bretelle devono essere larghe e imbottite, in modo da rendere più confortevole il trasporto e distribuendo meglio la pressione sulle spalle.
–Cintura.La cintura addominale è un accessorio utilissimo che, se allacciata correttamente, permette di mantenere lo schienale aderente alla colonna vertebrale e di scaricare parte del peso sul bacino.
–Tessuto. Il tessuto deve essere resistente e a prova di strappo. Meglio se impermeabile, per proteggere i libri in caso di pioggia.
–Maniglia. La maniglia deve essere robusta, facile da impugnare e fissata in maniera di non causare strappi nel tessuto sotto il peso dei libri.
–Trolley. Lo zaino-trolley offre il vantaggio di trasportare il carico trascinandolo. Tuttavia il carrello rende questo tipo di zaino più pesante degli altri, ed è bene quindi utilizzarlo esclusivamente come trolley, evitando il trasporto a spalla.
Tetti di spesa dei libri di testo: chi li sfora e chi no
Indagine Adiconsum: Il 62% delle classi sfora i tetti al Nord; il 47,5% al Centro e il 52,2% al Sud
Pietro Giordano, Adiconsum: “Chiediamo al Miur di aprire un tavolo per òs verifica dello sforamento dei tetti spesa”
Attivo lo Sportello scuola di Adiconsum
per segnalare gli sforamenti dei tetti di spesa
Adiconsum ha condotto un’indagine sul rispetto dei tetti di spesa dei libri di testo della scuola secondaria di II grado.
16 gli istituti censiti nel Nord, 16 nel Centro e 16 nel Sud per un totale di 48 istituti. L’indagine ha preso in considerazione 2 sezioni dal I al V anno per un totale di 10 classi ad istituto. In totale sono state analizzate le adozioni dei libri di testo di 480 classi.
Che cosa è emerso?
Dall’indagine Adiconsum è emerso chiaramente che:
·i dati da noi rilevati smentiscono quanto affermato dal MIUR sul rispetto dei tetti di spesa da parte delle scuole;
·alcune scuole utilizzano degli “escamotage” inserendo tra i libri “consigliati” testi invece fondamentali e facendoli comparire poi nelle annualità successive come testi già acquisiti
·alcune scuole rispettano i tetti, dimostrando come in realtà sia possibile non sforarli.
Al nord sforano 100 classi su 160 monitorate; al centro sforano 82 classi su 160 al sud 84 scuola su 160.
Dai dati dell’indagine – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – emerge chiaramente come lo sforamento dei tetti di spesa sia una consuetudine. Riteniamo che questa sia in parte dovuta alla mancanza di verifiche da parte del Ministero. Per questo chiediamo al MIUR di aprire un tavolo per la verifica dello sforamento dei tetti”.
Ecco alcuni esempi:
Tipologia di istituto
Classe
Limite Tetto Spesa (10% incluso)
% spesa dichiarata
I sez.
% spesa effettiva
I sez.
% spesa dichiarata
II sez.
% spesa effettiva
II sez.
Ist. Magistrale (Nord Italia)
V
264
283,6
371,8
280,15
400,95
Liceo Classico (Centro Italia)
IV
335,5
361,4
501,9
292
350,4
Lic. Scientifico
(Sud-Italia)
II
231
200,25
300
240,9
374,7
Consigli per risparmiare sull’acquisto dei libri di testo:
·prima di acquistare appurare che la nomina dei docenti sia stata confermata. Il docente che subentra all’inizio dell’anno scolastico ha facoltà di adottare nuovi libri di testo
·verificare che nell’elenco dei libri c.d. “consigliati” non siano inclusi testi obbligatori
·se si è in possesso di un reddito ISEE molto basso, attendere la circolare della scuola con la specifica del tetto di ISEE al di sotto del quale è possibile essere esentati dal pagamento dei libri e del corredo scolastico
·acquistare i testi presso i grandi magazzini (di solito c’è un risparmio del 10%, prenotando per tempo)
·acquistare sui siti on line, anche se questa scelta non permette di verificare lo stato dei libri né la dotazione dei supporti. Si consiglia di specificarlo nella richiesta.
Consigli per acquisto libri usati:
·acquistare libri usati fuori delle scuole, nei mercatini o presso le librerie, verificando oltre alle condizioni dei libri, anche l’edizione e la disponibilità degli eventuali supporti informatici al testo cartaceo.
Un esempio virtuoso: il progetto “Book in progress”
Ideato e realizzato dall’ITIS “E. Majorana” di Brindisi, il progetto, condiviso da Adiconsum, ha dato vita ad una rete di 27 scuole in tutta Italia che provvedono a dotare gli studenti dei libri di testo necessari. I testi infatti sono scritti dai docenti stessi, stampati all’interno della scuola e scaricabili dalla rete “Book in progress”, permettendo alle famiglie di risparmiare 300 euro circa.
Lo Sportello Scuola di Adiconsum
Adiconsum – conclude Giordano – ha attivato lo “Sportello Scuola” per segnalare gli sforamenti dei tetti di spesa e altre criticità. L’indirizzo mail è: scuola@adiconsum.it”