
e agevolazioni alle famiglie per il pagamento delle imposte
”il rischio “stagflazione” è sempre più reale
Credito – Istat: cala il risparmio-http://www.adiconsum.it/Pages/News.aspx?n=1492.
e agevolazioni alle famiglie per il pagamento delle imposte
”il rischio “stagflazione” è sempre più reale
Credito – Istat: cala il risparmio-http://www.adiconsum.it/Pages/News.aspx?n=1492.
08 Settembre 2011
Giordano, Adiconsum: “Aumento dell’Iva oltre il Danno, il grosso rischio della Beffa”
Adiconsum monitorerà in tutta Italia gli eventuali “Arrotondamenti“ che commercianti e aziende attueranno approssimando al rialzo il punto percentuale di aumento dell’Iva
L’aumento dell’Iva deciso dal Governo – dichiara Pietro Giordano Segretario Generale Adiconsum – oltre che produrre effetti negativi sui consumi degli italiani, rischia di realizzare effetti perversi sui prezzi dei beni soprattutto di prima necessità (alimentari, abiti, ecc.).
Così come avvenne in occasione del passaggio dalla Lira all’ Euro gli arrotondamenti a rialzo dei prezzi operati soprattutto dai commercianti sono un rischio più che concreto.
Adiconsum – continua Pietro Giordano – crede molto probabile che gli aumenti del punto percentuale dell’Iva produca un rincaro dei prezzi diffuso superiore al calcolo matematico dell’ aumento dell’Iva.
Per fare solo un esempio – continua Pietro Giordano – un abito del prezzo di 100,00 € non sarà esposto al prezzo di 101,00 €, ma molto probabilmente così come avvenne nel cambio tra Lira ed Euro lo stesso vestito verrà esposto a 105,00 – 110,00 € oppure con aumenti percentuali che vanno ben aldilà dell’ 1%.
Adiconsum impegna da subito le sue strutture in tutto il paese a monitorare a campione i prezzi prima e dopo l’aumento dell’Iva, denunciando eventuali speculazioni che i commercianti (non certo tutta la categoria) tenteranno di operare ai danni dei consumatori.
Adiconsum – continua Giordano – non comprende perché il Governo:
1. Non abbia operato un aumento anche di 2 – 3 punti dell’iva sui beni di lusso non colpendo così i beni di largo consumo.
2. Non abbia realizzato la tassazione attraverso una patrimoniale sui beni mobili e immobili intestate a società di comodo e a evasori fiscali, facilmente rintracciabili ispezionando porti, aeroporti, catasto e garage.
3. Non abbia colpito ulteriormente gli sprechi e i benefit determinati dal costo della politica, anziché ridimensionarne i tagli.
Pur essendo indispensabile secondo Adiconsum una manovra robusta che non ci faccia precipitare nel baratro del default economico, non si possono colpire sempre “i soliti noti” cioè i lavoratori dipendenti e i pensionati, quindi gli strati più deboli del paese.
Commercio – Aumento IVA -http://www.adiconsum.it/Pages/News.aspx?n=1477.
Pietro Giordano Adiconsum: perseguire gli evasori, liberare consumatori e aziende dall’incubo di pignoramenti su prima casa e automobili
Equitalia cancelli tutte le ipoteche per crediti sotto gli ottomila euro, senza che lo richiedano i singoli debitori
La riscossione dei tributi, spesso vessatoria, da parte di Equitalia, dichiara Pietro Giordano Segretario Generale di Adiconsum, rischia di mettere in ginocchio molti consumatori, le imprese, i lavoratori autonomi onesti che hanno sempre pagato le tasse.
La dimostrazione delle difficoltà tra famiglie e imprese è dimostrata da oltre il milione di rateizzazioni, per 15 miliardi di euro complessivi, richieste da contribuenti in difficoltà.
Il costo per il contribuente in difficoltà, è enorme, se lo applicasse una banca sarebbe immediatamente denunciata per usura. Con l’iscrizione a ruolo gli interessi circa il 6%, l’aggio di circa il 5% che può arrivare anche al 9% e in caso di ulteriore mancato pagamento una sanzione pari al 30% di quanto non pagato.
Quando è lo Stato direttamente ad essere creditore il tasso di interesse per i contribuenti è del 2%.
I miglioramenti introdotti con il “decreto sviluppo” vanno nella giusta direzione ma sono insufficienti. Va abbassata almeno a mille euro la tracciabilità dei pagamenti in contanti, così come vanno tassati quei beni di lusso, che sono troppo spesso in possesso di grandi evasori o in società di comodo, magari con sede legale in paradisi fiscali.
Bisogna, continua Giordano, normare la non pignorabilità della prima casa o dell’auto se esse sono indispensabili per l’attività lavorativa, per la mobilità portatori di handicap o per la ridotta mobilità di componenti il nucleo familiare.
Per Adiconsum la rateizzazione massimo 72 rate può essere insufficiente; è necessario che le rate siano commisurate all’effettiva capacità di pagamento. Equitalia deve farsi carico della cancellazione di ipoteche iscritte.Necessario, prosegue Giordano rivedere tutti costi: tasso d’interesse, aggio, sanzioni esageratamente alte.
Adiconsum dice basta a comunicazioni burocratiche e ciniche come la semplice lettera di comunicazione ai consumatori e chiede una reale riforma in tema di reclami. Equitalia, troppo spesso, si autoassolve dichiarandosi semplice ente riscossore.
Adiconsum chiede subito una commissione di conciliazione e che i reclami possano essere effettuati e risolti direttamente con Equitalia, evitando perdita di soldi e di tempo ai contribuenti e realizzando lo strumento della conciliazione paritetica tra associazioni dei consumatori e Equitalia.
In una situazione così caotica, con le difficoltà oggettive dei contribuenti a pagare i propri debiti e tenendo conto della necessità di recuperare immediatamente risorse per lo Stato potrebbe essere prevista, insieme ad una reale e forte lotta all’evasione a partire dall’inasprimento delle sanzioni per gli evasori, la possibilità per i contribuenti di pagare, anche ratealmente la sorte capitale del proprio debito con la remissione di tutte le spese accessorie cumulate nel tempo.
Ciò consentirebbe allo Stato di avere introiti immediati, perché molti avranno interesse a mettersi in regola dovendo pagare meno di quanto cumulato negli anni, a Equitalia di smaltire un numero elevato di pratiche e di poter operare in maniera migliore e attenta per il futuro, liberando famiglie e imprese dall’incubo di pignoramenti dell’auto o di vedersi ipotecata la propria casa.
Credito – Equitalia-http://www.adiconsum.it/Pages/News.aspx?n=1476.
Roma, 11 agosto 2011
CRISI
Pietro Giordano, Adiconsum: “Il risanamento del debito pubblico non è più rinviabile, ma basta a far pagare sempre e solo i “soliti noti”
Sì alla lotta all’evasione fiscale, alla liberalizzazione delle professioni e dei servizi pubblici locali, alla tassazione sulle transazioni finanziarie e alla “patrimoniale” sui redditi più alti
Il risanamento dei conti pubblici – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – non è ormai più rinviabile, ma non possono continuare a pagare il dissesto e la crisi economica sempre e solo “i soliti noti”.
Bene alcune dichiarazioni del Ministro Tremonti, inaccettabili invece quelle che vanno a colpire i lavoratori dipendenti.
Cominci la politica a dare l’esempio – prosegue Giordano – tagliando spese parassitarie, enti inutili e costi clientelari che pesano sulle spalle delle categorie più deboli.
Pieno appoggio a quelle proposte del Ministro che vanno in questa direzione, come ad esempio la liberalizzazione delle professioni. Basta alle caste di professionisti protetti da ordini professionali corporativi, che come nel caso della mediazione finalizzata alla conciliazione dei contenziosi, impongono ai consumatori le proprie parcelle.
Bene anche la proposta di una liberalizzazione dei servizi pubblici locali, a patto che rimangono di proprietà pubblica e che le risorse per i necessari investimenti per renderli più efficienti vengano reperiti dal mercato.
Bene l’elevazione della tassazione sulle transazioni finanziarie, allineandoci ai livelli europei.
Sì anche ad un prelievo una tantum, cosiddetta “patrimoniale” (che patrimoniale non è), sui redditi più alti capace di abbattere in una logica di responsabilità e di solidarietà un debito corrente pesantissimo, senza continuare a “taglieggiare” i redditi da lavoro dipendente e da pensione.
Una vasta ed efficace lotta all’evasione fiscale – conclude Giordano – facilmente riscontrabile se si analizzano i patrimoni e non i redditi, deve essere uno dei pilastri fondamentali del rilancio di un Paese con grandi potenzialità.
Roma, 29 luglio 2011
INFLAZIONE
I prezzi alimentari calmierano gli aumenti vertiginosi dei carburanti
Pietro Giordano, Adiconsum: “Preoccupati dai dati Istat,
ribadiamo con forza al Sottosegretarlo Saglia
la richiesta di convocazione del tavolo con petrolieri e Consumatori.
Indispensabile il taglio delle accise per fermare la spirale crisi-inflazione
Siamo al paradosso! – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – Il tasso di inflazione cresce a fronte di una crescita esponenziale dei costi energetici, primi fra tutti quelli dei carburanti, e il prezzo dei prodotti alimentari finiscono col calmierare il tasso d’inflazione. È la dimostrazione “plastica” di come paradossalmente i ceti meno abbienti finiscono col pagare il conto di chi è più ricco.
Lo stesso aumento dell’inflazione produce nel tempo anche un aumento dei tassi di interesse da parte della BCE, con l’effetto di pesare gravemente sui mutui variabili delle famiglie italiane, che sempre di più vedono mettere all’asta le loro abitazioni, bene primario per un’esistenza dignitosa.
Adiconsum chiede, ancora una volta, al sottosegretario Saglia la convocazione del tavolo con petrolieri e associazioni dei consumatori per trovare soluzioni ad un processo di aumento vertiginoso della spesa energetica a carico delle famiglie italiane.
Un taglio alla tassazione sui carburanti – conclude Giordano – è ormai indispensabile se si vuole fermare la spirale perversa crisi-inflazione.
http://www.adiconsum.it/Pages/News.aspx?n=1459