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Commercio – Crisi: risanamento necessario, ma a pagarlo non siano i “soliti noti”

Roma, 11 agosto 2011

 

CRISI

 

Pietro Giordano, Adiconsum: “Il risanamento del debito pubblico non è più rinviabile, ma basta a far pagare sempre e solo i “soliti noti”

Sì alla lotta all’evasione fiscale, alla liberalizzazione delle professioni e dei servizi pubblici locali, alla tassazione sulle transazioni finanziarie e alla “patrimoniale” sui redditi più alti

Il risanamento dei conti pubblici – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – non è ormai più rinviabile, ma non possono continuare a pagare il dissesto e la crisi economica sempre e solo “i soliti noti”.

Bene alcune dichiarazioni del Ministro Tremonti, inaccettabili invece quelle che vanno a colpire i lavoratori dipendenti.

Cominci la politica a dare l’esempio – prosegue Giordano – tagliando spese parassitarie, enti inutili e costi clientelari che pesano sulle spalle delle categorie più deboli.

Pieno appoggio a quelle proposte del Ministro che vanno in questa direzione, come ad esempio la liberalizzazione delle professioni. Basta alle caste di professionisti protetti da ordini professionali corporativi, che come nel caso della mediazione finalizzata alla conciliazione dei contenziosi, impongono ai consumatori le proprie parcelle.

Bene anche la proposta di una liberalizzazione dei servizi pubblici locali, a patto che rimangono di proprietà pubblica e che le risorse per i necessari investimenti per renderli più efficienti vengano reperiti dal mercato.

Bene l’elevazione della tassazione sulle transazioni finanziarie, allineandoci ai livelli europei.

Sì anche ad un prelievo una tantum, cosiddetta “patrimoniale” (che patrimoniale non è), sui redditi più alti capace di abbattere in una logica di responsabilità e di solidarietà un debito corrente pesantissimo, senza continuare a “taglieggiare” i redditi da lavoro dipendente e da pensione.

Una vasta ed efficace lotta all’evasione fiscale – conclude Giordano – facilmente riscontrabile se si analizzano i patrimoni e non i redditi, deve essere uno dei pilastri fondamentali del rilancio di un Paese con grandi potenzialità.

Commercio – Crisi: risanamento necessario, ma a pagarlo non siano i “soliti noti”-http://www.adiconsum.it/Pages/News.aspx?n=1468.


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Inflazione: I prezzi alimentari calmierano gli aumenti vertiginosi dei carburanti

 

Roma, 29 luglio 2011

 

 

INFLAZIONE

 

I prezzi alimentari calmierano gli aumenti vertiginosi dei carburanti

 

Pietro Giordano, Adiconsum: “Preoccupati dai dati Istat,

ribadiamo con forza al Sottosegretarlo Saglia

la richiesta di convocazione del tavolo con petrolieri e Consumatori.

Indispensabile il taglio delle accise per fermare la spirale crisi-inflazione

 

 

 

Siamo al paradosso! – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – Il tasso di inflazione cresce a fronte di una crescita esponenziale dei costi energetici, primi fra tutti quelli dei carburanti, e il prezzo dei prodotti alimentari finiscono col calmierare il tasso d’inflazione. È la dimostrazione “plastica” di come paradossalmente i ceti meno abbienti finiscono col pagare il conto di chi è più ricco.

 

Lo stesso aumento dell’inflazione produce nel tempo anche un aumento dei tassi di interesse da parte della BCE, con l’effetto di pesare gravemente sui mutui variabili delle famiglie italiane, che sempre di più vedono mettere all’asta le loro abitazioni, bene primario per un’esistenza dignitosa.

 

Adiconsum chiede, ancora una volta, al sottosegretario Saglia la convocazione del tavolo con petrolieri e associazioni dei consumatori per trovare soluzioni ad un processo di aumento vertiginoso della spesa energetica a carico delle famiglie italiane.

 

Un taglio alla tassazione sui carburanti – conclude Giordano – è ormai indispensabile se si vuole fermare la spirale perversa crisi-inflazione.

http://www.adiconsum.it/Pages/News.aspx?n=1459