
con un esborso che passa da 35,42/50,42 euro a 79,42/96,42 euro”
con un esborso che passa da 35,42/50,42 euro a 79,42/96,42 euro”
I CONSUMATORI PROPONGONO ALL’AGCOM LA MODIFICA DELLA NORMA, NUOVE PROCEDURE PER MAGGIORI GARANZIE E TUTELE PER L’UTENTE, NON PIU’ SUFFICIENTE IL SOLO ASSENSO VOCALE
i contratti a distanza rappresentano il 70% dei reclami dell’utenza fissa
Vi informiamo che Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum, parteciperà alle trasmissioni:
Risarcimenti: istruzioni per l’uso
Adiconsum ha attivato una mail e un telefono dedicato
Turismo – COSTA CROCIERE-http://www.adiconsum.it/Pages/News.aspx?n=1569.
CARTE DI PAGAMENTO: AL VIA PROGETTO “FACILE & SICURO”
Bene le multe, ma non basta – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale – Non è possibile, infatti, continuare a finanziare unicamente i Corecom con costi aggiuntivi per i consumatori e per le aziende in presenza invece della possibilità di risolvere i contenziosi impresa telefoniche -consumatori con la conciliazione paritetica, riconosciuta dalla UE come best practice e a costo zero per gli utenti.
Adiconsum, unitamente ad altre associazioni consumatori – prosegue Giordano – ribadisce che le multe devono tornare a beneficio dei consumatori. In questo senso propone l’istituzione di un Fondo di conciliazione e di solidarietà alimentato con i soldi di tali multe e con una parte dei milioni di euro versati dalle compagnie telefoniche per mantenere l’Agcom. Si realizzerebbe così un fondo stabile e rotativo capace di risolvere, in via conciliativa, i contenziosi a costo zero per i consumatori e per le aziende, e al contempo intervenire a favore di quelle famiglie in stato di indigenza economica che non possono pagare le bollette telefoniche per il servizio universale.
Pietro Giordano, Adiconsum. “La escalation delle pratiche commerciali scorrette sta demolendo la concorrenza nel mercato dell’energia. Servono più tutele per i consumatori. Intervenire sulle procedure, sul Codice di Condotta Commerciale e sull’informativa dei consumatori”
Presentato documento all’Autorità per l’energia elettrica e il gas con proposte delle associazioni consumatori
Le Associazioni dei Consumatori ricevono ogni giorno centinaia di segnalazioni sia attraverso la propria rete di sportelli che attraverso il numero verde dell’Acquirente Unico.
Il 20% di questi reclami riguardano: attivazione di contratti non richiesti, firme contraffatte e falsificate sui contratti a carico di ignari Consumatori, doppie fatturazioni, non riconoscimento dei recessi fatti entro i termini, errori “seriali” di fatturazione, mancate letture e conguagli stratosferici, mancata attivazione del Bonus energia e gas agli aventi diritto.
Una situazione ormai insostenibile e intollerabile – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – che ha visto solo l’anno scorso arrivare 100.000 reclami e in questo primo semestre 2011 un trend di aumento del + 50%, con previsione a fine anno di 150.000 reclami.
Adiconsum e altre Associazioni Consumatori hanno inviato un Documento all’Autorità per l’energia elettrica e il gas, in cui sono elencate le proposte per combattere le suddette pratiche commerciali scorrette.
Le proposte – prosegue Giordano – sono articolate su tre livelli: interventi regolatori di tipo procedurale, modifiche al Codice di Condotta commerciale, informativa ai consumatori.
Riportiamo alcuni esempi: l’informativa sull’esistenza di possibili nuove offerte o contratti deve essere la stessa che viene utilizzata per gli interventi tecnici con un avviso di almeno una settimana; l’annullamento di contratti stipulati da minori o da persone anziane qualora lo richiedano; il venditore subentrante deve inviare la prima bolletta entro 70 gg. dall’attivazione del contratto, con un consumo stimato, se necessario, di non più di 40 giorni.
Carissimi, è online l’ultima edizione del Tg Adiconsum. Vi ricordiamo che è possibile seguirlo sui siti http://tv.adiconsum.it e www.adiconsum.it
Avete acquistato un coupon su uno dei tanti gruppi di acquisto online per un breve soggiorno in un agriturismo, o una cena al ristorante per festeggiare un anniversario, o un ciclo di massaggi corpo e non siete riusciti ad usufruire del servizio e non sapete come recuperare i soldi versati? Oppure volete sapere quando andate a chiedere un prestito a quale banca dati l’istituto di credito o la finanziaria attingono le informazioni relative al vostro “merito creditizio” per dire sì o no alla vostra richiesta? Le risposte sono nelle nostre rubriche “1 problema, 1 soluzione” e “Una domanda a…”
Tra i temi trattati in questa edizione anche come partecipare al Concorso europeo che premia chi risparmia energia e che cos’è il contributo ambientale che si paga al cambio gomme della propria auto.
Ecco i titoli dei servizi nel dettaglio:
Cresce l’indebitamento delle famiglie italiane, con Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum
Buona visione!
Previsioni Adiconsum periodo natalizio: calo giro d’affari tra il 5 e il 10%
A meno di un mese dal Natale, ci troviamo a commentare un’ulteriore flessione nelle vendite pari all’1,6%, con un calo dei prodotti non alimentari (gli unici consumi ancora comprimibili) del 2,5% su base annuale ed una flessione più modesta invece dei prodotti alimentari (-0,7%). Estremamente penalizzati i settori come calzature pelletteria, (-6,7%), elettrodomestici e HI-FI (-4,6%) e abbigliamento (-4,2%), tipicamente quelli che raccolgono le preferenze dei consumatori per gli acquisti natalizi.
Adiconsum – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale – prevede un calo del giro d’affari nel periodo natalizio tra il 5 e il 10% dovuto sia alla crisi che alla maggiore tendenza delle famiglie a coprire con le tredicesime i debiti accumulati nel secondo periodo dell’anno, compreso il pagamento delle utenze domestiche, che hanno registrato aumenti ben al di sopra del tasso di inflazione.
Positiva, ad avviso di Adiconsum – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale – la riduzione dell’acconto IRPEF del 17%, che produrrà una maggiore, anche se temporanea, disponibilità di risorse nelle tasche dei contribuenti, visto che ovviamente il saldo IRPEF sarà più caro. La riduzione “costerà” minori entrate immediate per oltre tre miliardi di euro, ma i benefici conseguibili sui consumi o la ricostituzione di un piccolo margine sul risparmio delle famiglie rende questa scelta sostenibile ed opportuna.
Indispensabili – conclude Giordano – provvedimenti del Governo che diminuiscano la insostenibile pressione fiscale sul lavoro e sulle pensioni, spostandola sui grandi patrimoni e sulle rendite.
Pietro Giordano, Adiconsum: “Ridefinire il nostro servizio universale”
Passare dalla velocità di 56Kbit/s a 2Mbit/s
Ampliare la pletora dei fornitori di Internet
Adiconsum – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale – è fortemente delusa per la scelta della Commissione europea, che a conclusione di una consultazione pubblica, di non includere nel servizio universale le connessioni a banda larga.
Da anni Adiconsum sostiene che la banda larga deve essere considerata servizio universale per garantire l’accesso ad internet a tutti i cittadini e alle imprese senza alcuna discriminazione. Tutti sostengono a parole che la banda larga è uno strumento indispensabile per ogni cittadino ma il diritto al suo utilizzo non è sancito in alcun modo, come dimostra l’immenso digital-divide presente nel nostro paese.
Adiconsum – aggiunge Giordano – sperava nella scelta europea di includere Internet nel servizio universale per far fare un salto di qualità all’Italia. Ora diventa indispensabile rivedere le norme che regolano il nostro servizio universale per garantire almeno nel diritto nazionale, come hanno fatto altri paesi europei, una velocità minima di banda larga.
In Italia ora è garantita una velocità di 56Kbit/s, del tutto anacronistica, e soprattutto responsabile di esclusione sociale, disattendendo i principi che regolano il servizio universale.
Adiconsum – conclude Giordano – chiede ad Agcom, come già fatto in passato al tavolo permanente con le associazioni consumatori, di rivedere con urgenza i parametri che regolano il servizio universale adeguando la velocità minima di banda larga al reale utilizzo di internet, garantendo almeno 2 Mbit/s e allargando la fornitura del servizio universale anche agli altri operatori oltre Telecom, oggi unico fornitore. Ciò permetterebbe il controllo da parte dell’Agcom del rispetto degli obiettivi di qualità, che impongono la manutenzione della rete in rame e quindi il miglioramento del servizio.