INPS

Chiudono gli sportelli di servizio:
lunghe code e disagi agli sportelli dei patronati
Pietro Giordano, Adiconsum: “Più del 50% degli italiani non è in grado di inviare le pratiche per via telematica”
Il passaggio da un welfare pubblico ad un welfare sociale deve essere graduale
e non a carico dei consumatori.
Lo Stato non può fare” le nozze coi fichi secchi”!
È proprio una vergogna – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – Anziché abbattere i costi della politica si abbattono i servizi agli utenti.
L’ennesima vergogna riguarda l’INPS che ha deciso di chiudere gli sportelli di servizio e passare alla trasmissione informatica delle pratiche.
Tale scelta operata tout court, senza una programmazione graduale dei tempi di applicazione e di informazione, non ha tenuto conto il fatto che più del 50% degli italiani – o per collocazione geografica o per analfabetismo tecnologico – non è in condizione di poter provvedere da sola alla compilazione ed alla trasmissione telematica delle pratiche e si trovano così costretti a effettuare lunghe file ed attese agli sportelli dei patronati non attrezzati a ricevere un flusso così improvviso e così corposo di utenti.
Se non si vogliono rendere più questi servizi pubblici, si attui una reale sussidiarietà, mettendo in condizioni, organizzative ed economiche, le associazioni, i patronati ed i corpi intermedi della società in genere di fornire un servizio efficiente agli utenti, soprattutto a quelli più deboli, che prima si rivolgevano agli sportelli Inps.
Adiconsum – conclude Giordano – è convinta che la nuova frontiera sia quella di un welfare sociale, da potenziare in maniera progressiva e da affiancare al welfare pubblico. Lo Stato non può fare le nozze con i fichi secchi!