Roma, 20 ottobre 2011
INTERNET/TRUFFE ONLINE

Italia-programmi.net:
nonostante la condanna dell’Antitrust per vendita scorretta,
il sito continua a chiedere soldi e ad ingannare i consumatori
nonostante la condanna dell’Antitrust per vendita scorretta,
il sito continua a chiedere soldi e ad ingannare i consumatori
Pietro Giordano, Adiconsum: “Necessarie leggi
per evitare le truffe online. La sola pronuncia dell’Antitrust è insufficiente”
per evitare le truffe online. La sola pronuncia dell’Antitrust è insufficiente”
Assistenza ai consumatori presso tutte le sedi territoriali Adiconsum
Non è bastata la condanna di fine agosto dell’Antitrust per vendita scorretta a mettere fine alla vicenda del sito http://www.italia-programmi.net che promette, ingannevolmente, di far scaricare programmi in modo del tutto gratuito, salvo poi inviare richieste di pagamento.
La società Estesa Limited, proprietaria del sito, con sede alle isole Seychelles, continua, infatti, ad inviare solleciti di pagamento a coloro che hanno scaricato programmi dal sito, nonostante tale pratica sia stata vietata dall’Antitrust.
Per questo motivo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di informare anche la Procura della Repubblica e le Forze di Polizia.
Purtroppo la Estesa Limited continua ad ingannare i naviganti di internet attraverso un altro sito http://www.mydownload-club.info/Flash-Player.html che riporta a http://www.italia-programmi.net, sempre privo delle indicazioni di essere un sito a pagamento. Stranamente tutto ciò accade solo dalle 19 alle 9.00 del giorno dopo.
È palese – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – che la società che gestisce il sito non ha alcuna intenzione di abbandonare le sue scorrette modalità di vendita, ma addirittura le sta intensificando. Adiconsum chiede un intervento legislativo a tutela dei consumatori. È ormai indubbio che la sola pronuncia di condanna dell’Antitrust non basta, come dimostrano anche altri precedenti e analoghi casi (v. Easydownload). Occorre dotare la Polizia Postale e la Guardia di Finanza di strumenti più efficaci, come avviene per la lotta alla pedopornografia e alla violazione del diritto d’autore, per chiudere immediatamente i siti incriminati ed impedire che ignari utenti vengano raggirati.
Adiconsum – prosegue Giordano – chiede inoltre l’intervento delle grandi aziende di software (Microsoft, Adobe Skype, etc.) affinché intervengano nella vicenda a propria tutela, visto che i siti come http://www.italia-programmi.net fanno pagare gli utenti per scaricare programmi che loro distribuiscono gratuitamente.
Adiconsum – conclude Giordano – invita i consumatori a non pagare a http://www.italia-programmi.net nessun canone e a coloro che in questo ultimo periodo avessero usato i servizi del sito incriminato di procedere all’immediato “ripensamento” e a rivolgersi presso le sedi Adiconsum (www.adiconsum.it) per ricevere l’adeguata assistenza.
Commercio – Internet: Italia-programmi.net-http://www.adiconsum.it/Pages/News.aspx?n=1502.
ottobre 30, 2011 alle 20:10
Hanno fregato anche me: il link veniva aperto calcando su un falso tasto “play” di un video gratuito su internet (la puntata di un telefilm, disponibile sul sito http://www.novamov.it), dando l’impressione che il sito che mostrava il video richiedesse i dati per poter fruire dei contenuti. Mi hanno mandato il sollecito poche ore dopo la scadenza del loro termine di recesso. A quel punto ho mandato decine di mail comunicando la volontà di recedere, e specificando che non mi ero assolutamente accorto di avere richiesto il servizio (né tanto meno di averlo utilizzato). Dopo una settimana mi hanno risposto che non accettavano tale recesso e che ero tenuto a pagare. Ovviamente non ho pagato né intendo farlo; vorrei sapere se c’è qualche rischio che possano mettere in atto le loro minacce (nel mio caso, l’iscrizione fraudolenta sarebbe avvenuta dopo il 20 settembre).
novembre 11, 2011 alle 12:33
Nel tentativo di rinnovare AVG AntiVirus anche noi siamo incappati in questa truffa della Italia-Programmi.net ed ora ci perseguitano con richieste di pagamento, abbiamo informato la Polizia Postale che ci ha inviato alla Adiconsum, il consiglio che posso dare è mai fermarsi alle prime pagine di indirizzi in Internet,ma visionarle tutte senza lasciare dati a nessuno.Grazie da Mirella di Pordenone
novembre 27, 2011 alle 22:24
purtroppo sono un’altra vittima della sopra citata italia-programmi.net. Che continua da un paio di sett. a tempestarmi di richieste di pag. La vicenda è andata piu’ o meno come spiegate voi : ho scaricato un file da un sito torrent pensando che fosse gratuito, salvo poi ritrovarmi nella mia posta solleciti di pag. Guardacaso dopo i 10 giorni di tempo limite da loro indicati come poss. ripensamento. Inutili i miei tentativi poi per convincerli a desistere.Come posso difendermi e soprattutto nel caso di un loro reale proc.legale nei miei confronti,cosa possono ottenere?
novembre 27, 2011 alle 22:32
sono un’altra vittima di italia-programmi.net. Da 15 giorni continuamo a mandarmi solleciti di pag.via email.Come posso difendermi? e soprattutto nel caso di un loro reale procedimento legale nei miei confronti, cosa possono ottenere?
dicembre 29, 2011 alle 09:45
anche a me e stata mandata una fattura di abbonamento di 96,00 + 8,50 spese cosa che io non ho stipulato con questa azienda. Spero che molto presto smettano di importunarmi con altri solleciti.
gennaio 28, 2012 alle 16:35
Occorre subito precisare che il caso riguarda una modalità che dovrebbe essere definita non legale, così si spiega infatti la trasmissione da parte di AGCM di tutto il procedimento alla Procura delle Repubblica che ha aperto un’inchiesta. Anche la forte multa di €1.500.000 dimostra come la procedura realizzata con il sito italia-programmi.net sia sicuramente vendita scorretta, anche per chi utilizza ora il sito incriminato. Quindi nessuno deve pagare per una vendita scorretta. Anche le ripetute richieste di denaro che arrivano per mail o posta sono tentativi di estorcere denaro ai creduloni. Anche su questo tema, indirettamente AGCM si espressa dichiarando che fino ad ora nessun consumatore ha ricevuto ingiunzioni di pagamento. Occorre quindi ignorare ogni richiesta di sollecito di pagamento. Diventa necessario porre fine alla vicenda ignorandola.
Occorre porre fine alla vicenda ignorandola, visto che il blocco del sito non è attualmente possibile a causa della legislazione vigente.